CONSIDERAZIONI
SULL’UNITA’ PASTORALE
L'evoluzione
ed il miglioramento personale, anche dal punto di vista sociale e
religioso, sono aiutati soprattutto da contatti umani e da esperienze
condivise: la mia partecipazione all'unità pastorale si è concretizzata
in un proficuo incontro con la realtà delle altre parrocchie coinvolte.
Il contatto con altre esperienze, con l'opportunità effettiva di
elaborare insieme percorsi comuni e di perfezionare le varie sfaccettature
della vita religiosa parrocchiale è, secondo me, l'aspetto più importate
dell'unità pastorale. Le molteplici problematiche che sussistono nella
gestione di una parrocchia, trovano un supporto, se non una soluzione, nel
confronto con realtà simili. Questi contatti aiutano a migliorare e a
uniformare alcuni aspetti gestionali, e arricchiscono, anche
personalmente, dal punto di vista umano e religioso. Il
percorso dell'unità pastorale cerca di limare le differenze e di far fare
dei passi aggreganti per portare ad una condivisione concordata di taluni
aspetti della vita parrocchiale. Tante volte, anche in dettagli che
sembrano di poca importanza, uno scambio di idee e di esperienze, può
portare a risultati concreti ed inaspettati. La sinergia tra le varie
parrocchie ha già dato frutti importanti.
La nostra religione guarda alle varie comunità (in primis la famiglia), come la base per il miglioramento e la
diffusione del pensiero di Cristo e, in pratica, anche l'unità pastorale
diventa comunità viva e operante per lo stesso scopo. Alcuni
risultati della collaborazione tra le parrocchie si sono già
concretizzati. Il percorso deve comunque continuare e ci saranno di sicuro
ulteriori miglioramenti. Il confronto e la condivisione sono fondamentali
per la crescita gestionale ma anche religiosa di tutta la comunità. Il
percorso, in questi tempi difficili è senza dubbio tortuoso e irto di
difficoltà, per questo è ancora più importante che queste
collaborazioni continuino e portino ad ulteriori approfondimenti e
miglioramenti. La corresponsabilità nell'individuare le problematiche e
le difficoltà di gestione deve continuare ad essere lo stimolo per
proseguire in questi percorsi condivisi. Il faro deve comunque essere
sempre il Vangelo come guida e come stimolo a continuare a migliorare,
anche grazie a queste collaborazioni, il senso cristiano della vita e a
far crescere in noi lo spirito missionario verso il prossimo. Remigio P
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