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Una
riflessione e un ricordo (da
Annuncio del 17.04.22)
Davide:
ammesso tra i candidati all’ordine sacro. In
una mattina di inizio settembre del 2020 con due amici, mi sono diretto al
confine tra il Veneto e il Trentino per un’escursione. La meta era il
Piz Boè, montagna maestosa del gruppo del Sella che supera i 3000 metri
di altitudine. Conquistata la cima, sotto la piccola croce di vetta, ho
trovato scritte in una roccia queste parole: “Grandi e meravigliose sono
le tue opere, o Signore”. Quel
versetto dell’Apocalisse mi ritorna spesso alla mente sia perché lo
incontro nella preghiera ma anche perché ci sono affezionato. Ho scoperto
che meravigliose non sono solo la luna o le stelle quindi le opere del
creato, ma anche tutto ciò che il Signore ha compiuto e continua a
compiere nella mia vita. Descrive bene la storia che Lui ha intessuto con
me, da quando l’ho conosciuto grazie al mio parroco don Francesco e
facendo il chierichetto, a quando ho iniziato a frequentarlo più spesso
nella vita in Seminario. Camminare dietro a Gesù mi ha permesso di
conoscere i miei limiti e le mie potenzialità, ma più di tutto ha fatto
nascere in me la passione per il Vangelo e per la gente. Giovedì 7
aprile, nella Cappella del Sacro Cuore in Seminario, ho pronunciato il mio
primo “Eccomi”, ricco di stupore e gioia. La celebrazione è stata
intensa e mi sono sentito accompagnato da tanta gente che con la preghiera
e l’affetto mi sostiene: da Ponte della Priula, mia parrocchia
d’origine, alla gente di Campolongo e dagli amici incontrati nel
cammino. Il passo che ho compiuto, con il Rito di Ammissione tra i
candidati al diaconato e al presbiterato, ancora una volta esprime la
grandezza dell’amore del Signore nei miei confronti. Io ho pronunciato
il mio “Eccomi”, sapendo però di non essere arrivato ma in cammino
per realizzare la mia vocazione e come dice il rito, mi sento incoraggiato
da questa promessa: “Dio porti a compimento l’opera che ha iniziato in
te”. La via è tracciata e come nei sentieri di montagna non è senza
ostacoli o difficoltà ma seguendo il Maestro e nutrendomi ogni giorno
della sua Parola e del Pane di vita, posso rafforzare il mio “Sì”
pronunciato a Lui e alla Chiesa. Non ci resta che pregare e sostenere quei
ragazzi e giovani che il Signore Gesù chiama nella sua vigna come operai
del Vangelo, e chissà che anche qui, in questa parrocchia il Signore non
stia chiamando qualcuno a seguirlo e rendere la sua vita piena e bella! Davide
Antiga |