Rita Antoniazzi

Oggi è la domenica della Parola

 (da Annuncio del 24.01.21)

Ogni domenica si proclamano le Sacre Scritture e ogni domenica, ascoltandole, accogliamo la parola che Dio dice a noi personalmente e all’assemblea celebrante.  A papa Francesco però è parso opportuno dedicare la terza domenica del tempo ordinario specificatamente alla Parola, e questa sua scelta ci provoca a chiederci che rapporto abbiamo con Essa, a verificare l’importanza e il tempo che le dedichiamo, come singoli e come comunità. Probabilmente siamo tutti nella situazione di poter dare maggior cura all’ascolto della Parola, di frequentarla più assiduamente, di accoglierla e lasciarla crescere in noi con pazienza, di custodirla con fiducia e aprirci alla conversione che prima o dopo provoca in noi.

Fare questo, ciascuno con i tempi e i modi che meglio si armonizzano con la propria condizione di vita, di per sé non è facoltativo perché la nostra è una fede che nasce dall’ascolto della Parola e che dall’ascolto rinasce come pratica di vita conforme a Cristo. Già Giacomo, scrivendo ai cristiani sparsi nel mondo, esortava ad essere di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, e affermava che chi le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla (cf. Gc. 1,22-25).

Tradurre la Parola ascoltata in scelte e atteggiamenti è dunque trovare la propria felicità. Una felicità forse pacata, discreta, ma che motiva gesti quotidiani di generosità e servizio, che resiste alle fatiche della vita, alle aspettative disattese, alla sofferenza, al dolore…

Non siamo noi a darci questa felicità ma la troviamo e la coltiviamo ogni volta che andiamo all’appuntamento che Dio ci dà per parlarci di Lui, di noi, dell’umanità, di questo presente e del futuro che verrà.

Le nostre giornate sono piene di parole, dette e sentite, perché non regalarsi un po' di silenzio per far risuonare e ascoltare La parola?

E magari perseverando riconosceremo che quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore (cf. Ger. 5,16). Forse questa domenica viene anche a dirci che qualche appuntamento in più con la Parola ci è possibile.        

         Rita