Don Roberto
Un mondo sotto-sopra (da annuncio del 17/05/20)
Nel
mezzo di una crisi come quella che stiamo attraversando potrebbe essere
significativo fare memoria di quanto avvenuto in situazioni analoghe del
passato, facendo tesoro della testimonianza di chi ha particolarmente
contribuito al superamento delle difficoltà. “Historia magistra
vitae”: pare essere questa infatti una delle principali
“lezioni” che l’umanità sembra fatichi ancora ad imparare.
Una
delle persone che nell’ultimo dopo-guerra ha particolarmente segnato
positivamente il nostro Paese da un punto di vista politico, culturale e
cristiano è senz’altro Giorgio La Pira. Vorrei condividere con voi la
prospettiva a partire dalla quale egli ritiene di dover fondare lo Stato (cfr.
“Premesse della politica”). La Pira considera necessario
fissare una precisa metafisica (Weltanschauung) come base
interpretativa di tutta la realtà. Infatti è solamente da una precisa
“visione d’insieme” che risulta possibile costruire saldamente lo
Stato. Qual è dunque la visione d’insieme a partire dalla quale intendiamo avviare la ripresa? A volte sorge l’impressione che di fronte ad alcune oggettive emergenze si susseguano proposte prive di una visione d’insieme. “Il problema che lo Stato è chiamato a risolvere coi suoi ordinamenti – scrive La Pira – non è un problema soltanto economico o soltanto politico o soltanto di libertà individuale: è un problema più vasto perché include tutte e tre quei problemi e li ordina e li integra nel più vasto problema culturale, morale e religioso”. Dove dunque maggiormente investire?
d.
Roberto |