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Vespri
domenicali
Nel
tempo quaresimale ci è stata offerta la possibilità di
continuare la preghiera comunitaria anche la domenica pomeriggio con i
vespri. Non tutti ne avranno sentito parlare, io personalmente ho
iniziato a conoscere la liturgia delle ore, di cui fanno parte anche i
vespri, durante i campiscuola per le famiglie. La liturgia delle ore è
la preghiera più importante dopo la S. Messa. Consiste nella recita di
salmi, cantici e inni con l’aggiunta di preghiere e letture dalla
sacra Scrittura. È la partecipazione della Chiesa alla preghiera che
Gesù offre incessantemente al Padre. Sono dei momenti della giornata in
cui sacerdoti, diaconi e religiosi sono invitati a fermarsi per la
preghiera. Per molti di noi, immersi nel ritmo frenetico dei vari
impegni umani, la preghiera non sempre riesce a far parte con costanza
della nostra giornata. Personalmente,
ho molto appezzato questo momento di preghiera comunitaria che mi ha
aiutato a vivere la domenica come giorno del Signore. In queste
domeniche sono stati solenni, cioè pregati in forma cantata. Due
sono state le riflessioni che mi sono rimaste particolarmente impresse,
la prima che si collegava al segno quaresimale dell’intuizione. Don
Roberto diceva che ciò che gli era venuto come intuizione era quello,
in senso metaforico, di voler essere carta da regalo. Cioè, di essere
quella bella confezione che dà importanza, che crea desiderio al dono e
che una volta finita la sua funzione, viene gettata. Quindi essere
persone che regalano Cristo e la Sua parola, persone che, nel servizio,
donano Cristo a chi li incontra. Un’
altra riflessione che mi è rimasta impressa è stata quella fatta da
don Fabrizio con il paragone della storia di Pinocchio. Come Pinocchio
anche noi nella vita ci imbattiamo in falsi idoli, in promesse di facili
guadagni, in gente truffaldina che non vuole il nostro bene. Pinocchio
diventa un bambino vero nel momento in cui capisce l’errore e ritrova
il padre. Anche noi, ridiventiamo persone vere nel momento in cui
riconosciamo il nostro errore e ci riconciliamo con il Padre. Il nostro
andare in chiesa, non è perché siamo santi, ma peccatori e bisognosi
di incontrarci tramite Cristo con il Padre. È una ricerca continua che
si protrae per tutta la nostra vita. Ci sono dei momenti in cui ci
affidiamo a Lui, altri in cui la nostra fede viene meno. La
nostra comunità parrocchiale continua, anche in questo tempo di Pasqua,
la preghiera dei vespri domenicali, alle 18. Cogliamo questa opportunità,
per darci del tempo per la preghiera e la riflessione. Daniela
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