Buona
sera a tutti,
oggi
concludiamo il grest 2008;il Grest è una avventura sempre bella,
sempre nuova, anche se gli schemi sono quelli degli anni scorsi;
però ci sono nuovi bambini, nuovi animatori e anche genitori
nuovi; è quindi sempre un’ avventura unica.
Ricordo
i tanti attori in questo mese di grest: anche
se i numeri sono più
o meno quelli degli scorsi anni,
per renderci conto,
soprattutto per le persone nuove di quante persone girano attorno
a questa esperienza (più di 150), diciamo che abbiamo 115
iscritti tra bambini e ragazzi, 20 animatori , 20 persone adulte
che hanno collaborato , e poi sei catechisti che assieme con me
si sono occupati del momento di preghiera, quindi del
momento di formazione spirituale.
Tanti
attori tutti
protagonisti cioè dal
più piccolo , all’ultimo arrivato quest’anno,
al più grande, perché tutti hanno una parte da svolgere e
sono parti diverse, ma tutte parti importanti perché occorre
l’impegno di tutti perché ci sia il risultato finale; intendo
non tanto la serata finale ma il risultato a cui conduce
l’esperienza del grest.
Gli
Animatori sono al centro del grest perché sono
tra i bambini
e i ragazzi e
gli adulti, e sono quelli che “supportano” la fatica più
grande, sempre e continuamente assieme ai bambini durante tutto il
cammino del grest.
Il
grest è un’esperienza di formazione, perché stando insieme si
vive perché la vita è nelle relazioni, si fanno esperienze
nuove, si conoscono persone nuove e quindi ci si forma.
E
questa formazione non è solo per i bambini e i ragazzi, quelli
che noi chiamiamo “animati”, ma è per tutti.
In
fondo anche gli adulti e i genitori che partecipano questa sera e
che sono venuti le altre sere, non sono indifferenti a quanto
accade, c’è sempre qualcosa che rimane dentro di questa
esperienza.
E’
importante sottolineare che il grest pur
essendo un periodo breve , (un mese su 12), è però un periodo in
cui i bambini, i ragazzi, gli animatori, gli adulti, si mettono
insieme tutti i giorni; quindi è qualcosa di solido e di grande proprio
per questa continuità.
Io
credo che da una esperienza di questo tipo resti in tutti noi
qualcosa di importante, sta poi a noi non perderlo, farlo
diventare prezioso per la nostra vita.
Aggiungo
due piccole cose che questa sera ci educano alla riconoscenza, io
non dico grazie alle persone perché sono convinto che poi quelle
persone che si son messe al servizio del grest sono quelle che
hanno ricevuto più di tutti, perché da una esperienza si riceve
sempre; dico che la gratitudine dobbiamo conservarla verso il
Signore perché da lui dipende il pensare, dipende l’agire e
anche il fatto che 150 persone che si muovono così, dentro in
parrocchia, fuori nelle gite,
ecc., senza che succeda niente, vuol dire che l’occhio
del Signore ci segue. Noi crediamo nella provvidenza, perché
lavorando con i piccoli, tutte le sorprese sono possibili, quindi
credo sia importante conservare questa gratitudine verso il
Signore.
La
seconda cosa è l’augurio di una bella serata che sarà
bella se i genitori guarderanno ai loro figli agli animati e anche
agli animatori; penso sia inevitabile questo guardarsi, questo
gioire insieme durante questa serata che noi svolgiamo, ma sarà
una bella serata anche se tutti ( anche chi si ritiene più
“foresto” a questa assemblea), sono dell’idea di incontrarsi
con gli altri a di far festa assieme a noi.
Buona “serata finale” e buona festa.
|