.
SULLA
PENTECOSTE E SULLA MEMORIA
.
La prima cosa urgente per riprendere concordi il cammino
è condividere alcune cose.
Iniziamo con Lc 12, che leggiamo in questi giorni feriali
nella Messa.
35
Siano i vostri fianchi cinti e le lampade accese.
36
E voi siate simili a uomini che aspettano il loro padrone quando
ritorni dalle nozze affinché, essendo venuto e bussando, subito
aprano a lui.
37
Beati quei servi, che il padrone, essendo venuto, troverà
vigilanti.
Amen, vi dico che li farà giacere a tavola e passando li
servirà.
Gesù ritorna dalle nozze, cioè dalla risurrezione e
dalla gloria. La venuta di Gesù accade nel tempo: Io sarò con
voi fino alla fine del mondo. Si compirà alla fine dei tempi.
Dio domanda un subito, porta un’urgenza. Lascia che
i morti seppelliscano i loro morti; tu, essendo andato, annuncia
il regno di Dio (Lc 9,60). Essere esigenti non è peccato.
Abbiamo fatto un cammino con Dio: ora possiamo essere
motivati o demotivati.
Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle
loro angustie (Sal 107,6).
Quante volte è accaduto anche a noi? Liberati, dimentichiamo
o anche rimpiangiamo il passato come i figli d’Israele, che
dissero: “Chi ci darà carne da mangiare?
Ora la nostra anima è dissecata: nulla, eccetto la manna,
vedono i nostri occhi“ (cf. Nm 11,4-6).
Fossimo morti colpiti dal Signore nella terra d’Egitto
quando sedevamo alle marmitte delle carni e mangiavamo carne a
sazietà; perché ci avete condotti fuori in questo deserto per
uccidere tutta questa comunità con la fame? (Es 16, 2-4).
Dio non conduce al paradiso dalla schiavitù ma dal deserto.
Siamo sempre in cammino.
I fianchi cinti (35) indicano la tenuta da
inizio cammino o lavoro (cf. Es 12,11).
Le lampade accese indicano che operiamo nelle tenebre,
la lotta fra Gesù e satana.
L’attesa della venuta del Signore indica che i sentimenti
sono proiettati nel futuro.
Il regno di Dio, che è in mezzo a noi, è ancora in
crescita. E’ necessario parteciparvi:
accogliendolo, amandolo e servendolo, cioè nella parola,
nella celebrazione nella carità.
I servi vigilanti (37) sono beati. La
vigilanza è necessaria in tempo di crisi.
Ma il Figlio dell’uomo venendo troverà la fede sulla
terra?(Mt 18,8). Il nostro cammino è una cosa bella, da
condividere, da far crescere insieme. E’ necessario l’impegno.
Esprimiamo l’adesione a condividere il cammino ecclesiale.
Alcuni gruppi adulti /missione, liturgia, catechiste,
consacrati, Consiglio pastorale/ hanno la sensazione di stare bene
insieme come cristiani, in un clima di fiducia e di amore. Altri
no.
L’ascolto della Parola e la preghiera sono per tutti; il
cammino dei gruppi è per chi condivide il cammino che la comunità
si dà. I gruppi devono lavorare in pace e non in conflitti
perenni. Restano fermi la parola di Dio e la preghiera.
La pastorale familiare farà un percorso deciso insieme dalle
coppie e dal parroco.
Qualche
richiamo sull’anno pastorale 2004-2005.
1
Essere insieme. Condizione per la
Pentecoste. Il Risorto raduna i discepoli.
Perché essere insieme? I discepoli si trovano a Gerusalemme
per comunicare la propria esperienza con Gesù e accogliere quella
raccontata dagli altri.
Dio agisce in tutti: occorre essere lì per raccontarsi ed
accogliere.
E’ il senso del far memoria. Non è fare storia ma
comunicare un’esperienza.
No alla discussione/ rivendicazione; sì all’ascolto dello
Spirito che parla.
Parla in noi e noi lo raccontiamo; parla negli altri e noi lo
accogliamo. Lo Spirito.
Nello stesso luogo. Il luogo del nostro
incontro è la parrocchia. Non è l’unico modo di essere insieme
dei cristiani ma è importante. I vescovi italiani hanno scritto
il documento: Il volto missionario delle parrocchie in un mondo
che cambia e il Vescovo chiede di meditarlo. La nostra parrocchia non è chiusa. Il Signore mi ha mandato
qui e a voi dedico la vita, anche se faccio molto altro fuori.
Amare la propria comunità non chiude agli altri.
I
problemi sono altri:
-
non fare bene. Se la parrocchia non funziona non funzionano
neppure le parrocchie insieme, anzi trovarsi insieme autorizza a
fare meno. Conosciamo l’assioma: mal comune, mezzo gaudio.
Quello che si fa in forania non è elaborato dal Consiglio
pastorale.
-
essere persone chiuse/allergiche alla parrocchia. L’andare
fuori nasconde disimpegno. Non si chiede di battezzare o di
sposarsi altrove perché gli altri sono più esigenti.
Ricordo
che la Diocesi è fatta di parrocchie a cui le persone dedicano la
vita, prima che di organismi
e tant’altro, e che il popolo di Dio viene prima dei pastori.
Far parrocchia richiede
amore, impegno qualificato e perseveranza nella persecuzione.
Il diavolo combatte le cose pericolose per lui, non quelle
innocue o favorevoli a lui.
2
Soffio violento.
La violenza necessaria a liberare una novità. Ad esempio, il
parto.
49 Venni a gettare
fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse gia acceso.
50 Devo essere
immerso con un’immersione e come sono angustiato finché sia
compiuto.
51 Ritenete che
sia venuto a dare pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione.
La
passione per il Regno è più importante del vivere relazioni
pacifiche.
Anzi, dietro lo stare in pace con tutti, c’è il tradimento delle
urgenze del Regno.
L’educazione, come il modellare del vasaio, richiede di lasciarsi
trasformare.
3
Lingue di fuoco divise; una seduta su ognuno di loro.
I cristiani hanno ognuno il loro carisma e la comunità è
insieme di carismi.
Quale carisma vivo nella comunità? Sfrutto i talenti del
Signore, l’iniziazione cristiana?
Apprezzo e incoraggio i carismi degli altri, che sono la mia
ricchezza?
4
Cominciarono a parlare in lingue.
Dire il vangelo alle persone con cui viviamo, nella
parrocchia, dove ci sono vari gruppi a cui partecipare, e nella
cultura laicale, nei vari contatti offerti dalla vita. Chi si
dichiara per me davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo
si dichiarerà per lui davanti agli angeli di Dio. Chi mi avrà
rinnegato davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli
di Dio (Lc 12,8-9).
5
Iniziazione cristiana
Lo Spirito mi ha modellato nel battesimo, nella cresima e
nell’eucaristia.
La confessione li riaccende e genera gioia nel cuore e nei
cieli.
Confessare i peccati è confessare l’amore, appuntamento
desiderato e portatore di gioia.
.
scarica
il file in formato Word
|